Castagne in gravidanza: si possono mangiare oppure no?

Le castagne, frutti del castagna, sono una vera e propria delizia autunnale, ed hanno diverse proprietà benefiche. Ma le future mamme le possono consumare? E in quali quantità? Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Le proprietà delle castagne

Le castagne sono ricche di proteine, fibre e sali minerali, nonché di ferro e acido folico. Prive di glutine, sono adatte anche a chi è celiaco o non lo digerisce bene. Esse hanno proprietà sazianti e ricostituenti, inoltre possono:

  • regolare l’intestino e riequilibrare la flora batterica, il che permette di combattere la stitichezza;
  • abbassare i livelli di colesterolo LDL;
  • migliorare le funzioni celebrali, grazie alle vitamine del gruppo B al suo interno, che rigenerano i nervi;
  • aiutare la prostata, in quanto è presente lo zinco che ne migliora la salute;
  • essere dei buoni antiossidanti;
  • proteggere i denti e le ossa, perché contengono anche calcio, e rinforzano anche i muscoli;
  • aiutare la digestione;
  • contrastare tossi, bronchite e raffreddori, soprattutto se si usano le foglie della sua pianta per preparare degli infusi.

Questi frutti si possono consumare in vari modi, arrostite sul fuoco oppure bollite, senza contare che se si conservano sotto spirito si possono consumare anche nel resto dell’anno. Bisogna, tuttavia, fare attenzione, perché possono provocare allergie nei soggetti sensibili e creare problemi a chi soffre di calcoli urinari.

Si possono consumare in gravidanza?

Le castagne si possono consumare tranquillamente in gravidanza, anzi, possono apportare anche dei benefici, essendo ricche di acido folico (che supporta le crescita del feto) e ferro, come è già stato sottolineato prima, per non parlare del fatto che forniscono più energia. Essendo ricche di sali minerali, possono aiutare con problemi come l’anemia o l’osteoporosi, per non parlare della stitichezza, che può verificarsi in stato di gravidanza.

Certo, è bene fare attenzione a quante se ne consumano, perché un etto di castagne equivale a 174 chilo calorie, e si sa, le donne in gravidanza devono fare attenzione al loro peso. Per contro, sono facili da digerire, se cotte e masticate bene, ed avendo un effetto saziante non spingono a mangiare ancora di più.

Visto che riequilibrano anche il sistema nervoso, possono essere d’aiuto anche con gli sbalzi d’umore, anch’essi frequenti nelle donne gravide, e possono aiutare anche a migliorare il proprio stato d’animo, allettando anche lo stress.

C’è da dire anche che dalla polvere che si ricava dalle castagne, aggiungendo dell’acqua e del latte vegetale adatto a tutte le età, si può ricavare un buon latte di castagne, che può sostituire il latte materno o vaccino, per i bambini piccoli, aiutandoli con lo svezzamento oppure per sostituire proprio il latte di mucca, che può creare disturbi di digestione o allergie. Ma prima di dare questo latte ai propri figli è bene chiedere al pediatra, per sapere qual è l’età adatta per consumarlo.

In breve, sì le castagne si possono consumare in gravidanza, ma sporadicamente, in quantità controllare e ben cotte. Ma è bene sempre consultare il proprio medico, per sapere le dosi giuste ed assicurarsi che non possano provocare problemi, come le reazioni allergiche.