Si consiglia di far dormire i bambini da soli, nelle proprie camera, già da prima che compia un anno. Dopo i tre anni, può essere più difficile, far dormire il bambino da solo, anziché con i genitori, ma è necessario perché diventi più autonomo. Ma come si fa a far abituare il bambino a dormire da solo?
Alcuni consigli da seguire
Dei metodi per far dormire il proprio bambino da solo, si possono ritrovare anche nel metodo Montessori. Già dalla nascita, bisogna aiutare il bambino a regolare i suoi ritmi del sonno: se nasce di notte, soprattutto, si può abituarlo al ritmo notte/giorno, facendo dei piccoli spostamenti nell’orario di andar e dormire, giorno per giorno, finché il piccolo non comincia a dormire di più di notte. Durante il giorno, è importante non stimolare il bambino in maniera eccessiva, perché ciò può provocare al piccolo dello stress, e allora sarà più difficile, la sera, farlo addormentare.
E’ bene, inoltre, seguire un certo rituale della nanna. Dopo cena, è importante non stimolare il bambino che dei giochi troppo vivaci, ma è bene leggergli un libro per bambini o cantargli una ninna nanna. Se si ha l’abitudine di fargli il bagnetto, è bene che questo sia caldo e non superi una ventina di minuti.
Dall’ottavo mese di vita fino ai tre anni, non è insolito che il bambino soffra di ansia da separazione, e che pianga durante la notte, e a differenza di quanto dicono in molti, bisogna andare sempre da loro. Col tempo, magari, si può aumentare l’attesa, fino a tre minuti, ma bisogna comunque recarsi da loro, perché si regoli il loro sonno.
Perché si deve evitare di far dormire i bambini nel lettone dopo i tre anni?
Ci sono diversi motivi per non assecondare un bambino al di sopra dei tre anni, se vuole dormire nel letto con i genitori, ovvero:
- perché il bambino deve acquisire una certa indipendenza, soprattutto perché in questa fase dello sviluppo comincia a formarsi la sua identità;
- fa bene alla sua autostima e al suo senso di sicurezza, perché il bambino raggiunge una certa autonomia.
E’ ovvio che dormire da solo non fa bene solo ai bambini, ma anche ai genitori: la camera da letto è uno stanza in cui una coppia stabilisce la propria intimità, a differenza delle altre stanze della casa, e la presenza del bambino può creare disagio, a lungo andare, in una coppia.
Ci sono, tuttavia, delle eccezioni: ad esempio, se il bambino sta male è ovvio che vuole stare con i genitori, oppure se si effettua un grande cambiamento nella sua vita, che sia l’inizio della scuola, la nascita di un fratello più piccolo oppure il trasloco in una nuova casa. In questi casi si può fare un eccezione, ma è bene sempre spingerlo a dormire nuovamente da solo, rassicurandolo.