Seconda gravidanza: come si affronta al meglio? Cosa cambia?

La prima gravidanza, seguita dalla nascita del proprio figlio o figlia, è sicuramente un evento straordinario per la donna. Il piccolo che nasce sembra a tutte un miracolo, e infatti lo è. Lo stesso si può dire del secondo figlio, ma come si affronta una seconda gravidanza? Cosa cambia per la donna?

I cambiamenti fisici

Durante la prima gravidanza, il corpo ha conosciuto cambiamenti mai affrontati prima d’ora. Già i sintomi della gravidanza, come la nausea o la sensibilità a certi odori e sapori, nella seconda diventano familiari. Certo, ogni gestazione è diverso, ma una donna che diventa madre per la seconda volta sa, in generale, cosa aspettarsi. Ad esempio, conosce già dei rimedi per la nausea che non fanno male ai bambini.

E’ bene, comunque, che una donna non affronti una nuova gravidanza entro i tre mesi dalla prima, in quanto può essere rischioso. Il proprio corpo, dopo il parto, non si riprende subito, ed è necessario che si ristabilisca, assumendo i nutrienti necessari e perdendo i chili accumulati con la prima.

Molte donne si chiedono se affronteranno i cambiamenti fisici negli stessi modi e nei tempi della precedente, ma è un fattore del tutto relativo. E’ probabile che la sensazione di pesantezza, nella seconda gestazione, potrebbero verificarsi prima. E’ anche bene frequentare il corso preparato di nuovo, più per le tensioni emotive che per i dolori. Il travaglio, rispetto al precedente, potrebbe durare di meno, e le contrazioni uterine, che si verificano quando l’utero ritorna come prima della gravidanza, potrebbero essere anche più forti. Se ci sarà un secondo cesario, la ferita provocherà meno dolori, invece.

Più facile, sarà anche allattare, ora che la madre sa come è il modo migliore per farlo e quale posizione è meglio mantenere. Tuttavia, non si esclude che il latte potrebbe anche non essere presente, o non nella stessa quantità del primo allattamento, ma anche questo è un fattore relativo, considerando che alcune madri non hanno proprio latte o hanno qualche problema di salute che non permette loro di fornire nutrimenti ai loro bambini. In questo caso, se si vuole nutrire i figli con del latte materno anziché artificiale, ci si può rivolgere a una banca del latte, presente in alcuni ospedali.

Affrontare la seconda gravidanza psicologicamente

Le differenze tra la prima e la seconda gravidanza, potrebbero essere più di natura psicologica che fisica. Il modo in cui si affronta la seconda, potrebbe dipendere anche da come è stata affrontata la prima gravidanza: è possibile che non ci sia la stessa ansia, ma se durante la prima gestazione ci sono stati dei problemi, preoccuparsi per la seconda è normale.

Non bisogna nemmeno trascurare il fatto che adesso, c’è anche un bambino o una bambina, che si troverà ad essere un fratello o una sorella maggiore, e non è da sottovalutare la gelosia che ne può nascere. Sarebbe meglio coinvolgere il figlio più grande, magari comprandogli anche qualche regalo quando si fanno acquisti per il piccolo, e dedicargli quanto più tempo possibile, facendogli capire come sarà il periodo successivo alla nascita del nuovo arrivato.