Rapporto albumina globuline: come devono essere?

Quando si parla, nelle analisi, del rapporto albumina globuline si fa riferimento al livello delle proteine in totale. E’ un’esame del sangue di routine, ma quando va effettuato? Perché è importante che le proteine abbiano livelli normali? Cosa fare se sono troppo alte o troppo basse?

Perché e quando fare il test

Le proteine sono importanti per l’organismo perché costituiscono i tessuti, le cellule, gli enzimi e gli ormoni, fondamentali per la salute del proprio organismo. Nel sangue, si possono distinguere due classi di proteine, ovvero l’albumina, che costituisce il 60 % delle proteine presenti, prodotte dal fegato e fonte di aminoacidi, e dalle globuline, nelle quali sono presenti enzimi ed anticorpi.

Entrambe sono importanti, nell’esame del sangue, perché l’albumina permette di controllare la funzionalità del fegato, a stabilire cause di gonfiori o liquidi raccolti nei polmoni, e per verificare che nella propria dieta si assumano proteine a sufficienza, mentre le globuline determinano la presenza di malattie del sangue o rischi di infezioni.

Di solito, si richiede un test delle proteine quando vengono effettuati degli esami di routine, ed il medico nota una strana perdita di peso o dell’affaticamento, che può essere il sintomo di una patologia renale. In questo caso, è importante fare un check-up completo, con delle analisi del sangue, che comprendano questo esame.

Per questo esame non si richiede una preparazione particolare, ma i risultati possono essere influenzati da alcuni fattori, come l’assunzione di alcuni farmaci, lesioni, infezioni, un riposo a letto prolungato (magari dovuta a una lunga convalescenza in ospedale), una malattia cronica o la gravidanza.

Cosa indicano e cosa fare con i livelli di proteine anormali

Se i valori delle proteine sono troppo bassi, tra le cause si possono includere anche l’agammaglobulinemia, un deficit genetico, che si può riscontrare quando ci sono bassi livelli di immunoglobuline ed assenza dei linfociti B, ed in quel caso il medico deve prescrivere una terapia sostitutiva di immunoglobulina. Un’altra causa è una patologie legata sempre a malattie genetiche e croniche, ovvero la glomerulonefrite, che si può identificare con la presenza di ipertensione arteriosa, un edema tissutale o dei globuli rosse nelle urine.

Tra le altre cause, si possono includere anche un danno epatico, un’emorragia, un enteropatia (patologia cronica dell’intestino) con una perdita di proteine, una malnutrizione o delle ustioni.

Nel caso che i  valori delle proteine siano troppe alte, invece, le cause possono essere diverse patologie, ovvero l’epatite, delle infezioni, delle infiammazioni, un mieloma multiplo (un tumore che colpisce, soprattutto in età avanzata, una parte del sistema immunitario), l’AIDS ed il morbo di Waldenstrom. Quest’ultima è una patologia linfoproliferativa indolente dei linfociti B, che si può diagnosticare solo con delle analisi del sangue.

Quale che sia la patologia di cui si è affetti, la cosa migliore è seguire i consigli del medico, che a seconda del problema può prescrivere terapie o, più semplicemente, una dieta corretta, nel caso che le proteine nel sangue presentano valori bassi.