Neonati in piscina: quali sono i pro e i contro? A cosa fare attenzione?

Forse non tutti lo sanno, ma anche i neonati si possono portare in piscina e ciò ha diversi benefici per il piccolo (considerando anche il fatto che per nove mesi è stati immerso nell’acqua), ma la maggior parte dei pediatri consiglia ai genitori di aspettare i primi sei mesi di vita. Ma quali sono i benefici per il bambino? A cosa si deve fare attenzione?

Perché portare i neonati in piscina

Un neonato di pochi mesi di certo non può imparare a nuotare come i più grandi, ma ciononostante vi può sperimentare dei giochi. E’ importante, quindi, cercare delle piscine che abbiano delle vasche specifiche per i neonati, con una temperatura che raggiunga circa i 37°, e i bambini devono aver superato sei mesi e, preferibilmente, aver già effettuato le prime vaccinazioni.

In questo modo, in un elemento come l’acqua, i bambini potranno sviluppare l’apparato motorio, respiratorio e scheletrico, imparando a galleggiare e a muoversi anche da soli, in modo che in futuro non avranno bisogno di salvagenti o braccioli. Secondo degli studi, inoltre, il bambino potrebbe anche riuscire a mangiare di più, a dormire meglio e a stabilire un maggior contatto con i genitori. Anche quest’ultimo, possono beneficiare di una tale attività, in quanto potrebbe ridurre le ansie della vita quotidiana, in quanto si ritrovano a fare un’attività piace e che può liberare dallo stress.

Tuttavia, così come ci sono dei benefici, non mancano i contro, come il fatto che il bambino può trovarsi a disagio, in una situazione del tutto nuova, agli inizi, senza contare il rischio di infezioni, e per questo si consiglia di scegliere una piscina sicuro e di portarli dopo aver ascoltato il parere e i consigli del pediatra.

A cosa fare attenzione

Sembra superfluo far nuotare che se si vuole portare i propri figli in piscina, bisogna assicurarsi che quest’ultima sia attrezzata e pulita. Non solo è importante la manutenzione della piscina in questione, ma anche il fatto che abbia sia la vasca giusta (come è stata descritta in precedenza) ed includa gli spazi adatti alla cura dei più piccoli, come un’area per allattare e cambiare i pannolini negli spogliatoi, includendo anche box e fasciatoio.

I genitori, poi, non devono trascurare la cura dei piccoli sia prima che dopo il nuoto, procurandosi il necessario, come un costume contenitivo (impermeabile e lavabile in lavatrice), un accappatoio, degli shampoo e bagnoschiuma delicati, pannolini e merende per dopo il nuoto (non dimentichiamo che l’attività fisica stimola l’appetito). Prima di entrare in piscina, i genitori dovrebbero prima iniziare a bagnare il bambino sulla testa e sul viso, in modo da abituarlo, ed optare per un inserimento graduale agli inizi, come una mezz’ora una volta a settimana. Quando, alla fine, si asciuga il bambino bisogna fare particolare attenzione alle orecchie, in modo da evitare l’insorgenza delle otiti.