Dieta Lemme completa: che cos’è? Dove si trova? E’ dannosa o no?

Alberico Lemme, dottore e farmacista, tra il 1990 e il 2000 fondò una “filosofia alimentare” (nome che diede ad una sua rivista, dove esprimeva questa filosofia), che ha portato alla realizzazione di una dieta, conosciuta come dieta Lemme. Questa dieta si basa esclusivamente sul consumo di proteine e carboidrati, escudendo non solo i dolci e il sale, ma anche la frutta e la verdura. Questa dieta ha suscitato parecchie polemiche, e viene da chiedersi se funziona oppure no, e soprattutto se può causare problemi all’organismo.

La filosofia di Lemme

Nella sua rivista, il dottor Lemme mise in luce come l’autostima ed altri comportamenti positivi fossero indispensabili, per risolvere problemi riguardanti l’alimentazione, come l’obesità, la bulimia, etc.

La dieta Lemme si basa, principalmente, sul considerare: l’indice glicemico, che permette di verificare come l’insulina fa interazione con gli alimenti, l’impatto biochimico, ovvero su come il cibo assunto influenza il sistema ormonale, le associazioni tra i vari alimenti e il pool enzimatico individuale, da controllare periodicamente.

In pratica, questa dieta si basa su dei fattori biochimici, che variano da persona a persona, il che permette di capire quale sia l’alimentazione più corretta per ogni individuo. Non è molto diversa, in questo senso, da altre diete, ma è bene stabilire un buon equilibrio tra gli alimenti, per evitare scompensi.

Come funziona la dieta Lemme

La dieta Lemme si distingue per due fasi, ovvero:

  • perdere peso, nella prima fase;

  • seguire un determinato regime alimentare, nella seconda parte, per almeno tre mesi.

Ad influenzare l’efficacia di questa dieta, è anche il seguire determinate orari per i pasti: la colazione si dovrebbe assumere entro le 9,30, lo spuntino mattutino tra le 10,00 e le 11,00, il pranzo tra mezzogiorno e le 14,00, il break pomeridiano tra le 16,00 e le 17,00 e la cena trale 19,00 e le 21,00.

Questa dieta comprende il mangiare carboidrati e proteine, ed un menu che comprende cibi come carne, pesce, spaghetti, accompagnati con poca verdura e frutta. Si può, comunque, bere tè e caffè. I carboidrati andrebbero consumati solo la mattina, e mangiare a volontà, senza curarsi troppo delle calorie, per il resto del giorno.

I cibi vietati, in questo programma, sono: il latte e i suoi derivati, il pane, il dado, lo zucchero e qualsiasi altro dolcificante (bevande gassate e zuccherate comprese), il sale (da non mettere nemmeno nell’acqua per la pasta) e l’aceto. I pomodori e la frutta andrebbero assunti in quantità ridotte, perché potrebbero aumentare i livelli di colesterolo.

Perché è sconsigliata

Questa dieta, ovviamente, è sconsigliata dagli esperti, soprattutto per bambini, adolescenti, donne in stato di gravidanza o che allattano, chi soffre di determinate patologie (soprattutto quelle che riguardano i reni) e disturbi che riguardano l’alimentazione, come la bulimia e l’anoressia.

Un regime alimentare, del genere, infatti è completamente dissociato, iperproteico, che non conta le calorie e che non prevede un’attività fisica, in quanto (secondo Lemme) non servirebbe per dimagrire.