La clown terapia: in cosa consiste?

Patch Adams esponeva le seguenti parole: “non possiamo promettere di guarire le persone, ma possiamo promettere di prenderci cura di loro”. Per mezzo di questo dialogo, questo medico che ha rivoluzionato la storia del rapporto tra medico e paziente, portando avanti l’ambiziosa iniziativa di inserire l’amore, le risate e la fantasia nelle terapie mediche. Adams è stato un medico convinto al riguardo, pensava che per guarire non necessitate soltanto eliminare la malattia dal corpo, ma bisognasse iniziare dalla mente, specialmente quando i pazienti in questione sono i bambini. Secondo questa modalità, il fare medicina diventa un’opportunità umanizzante. Grazie agli studi di Adams, questo approccio oggi è stato accettato dalla scienza in via ufficiale, specialmente grazie ai risultati di tantissimi studi che dimostrano come le ragioni fisiologiche vengano supportate dalla risata.

Cosa dice la ricerca?

Esistono prove neurofisiologiche evidenti riguardo la centralità del buonumore e del benessere per la salute e la qualità del processo di guarigione dei malati, specialmente per i più piccoli. Numerosi studi hanno dimostrato che quando ridiamo e siamo di buonumore, il nostro cervello ha l’opportunità di produrre endorfine, ovvero sostanze con molte proprietà benefiche: alleviano ad esempio il dolore e l’ansia e incrementano la capacità di accettazione del dolore. Per di più il sistema immunitario è invitato in positivo dalle risate e dal benessere e, di fatto, tutto l’organismo risponde in positivo alla malattia e alle attenzioni mediche verso i pazienti. Diversi studi inoltre dimostrano come l’impiego di terapie di affiancamento abbia un effetto positivo sia sul bambino che sulla famiglia di appartenenza, innescando  una specie di circolo virtuoso: più il bambino è sereno più i genitori si tranquillizzano.

Uno studio i cui risultati sono stati resi pubblici nell’anno 2010 ha realizzato un confronto tra l’efficacia ansiolitica di un clown diversamente all’uso di medicine ansiolitici in preparazione di un intervento in sala operatoria: in entrambi i casi il test è stato effettuato al cospetto di un genitore. La presenza di un clown in sala ha abbassato l’ansia nei bambini più del farmaco preparato.

Come si diventa clown-terapisti?

Esistono delle regole e dei corsi che mettono in luce un concetto fondamentale: il clown non deve intervenire con l’attività medica e devono continuamente rispettare il bambino. Spesso corsi di formazione vengono realizzati dall’ospedale medico e l’equipe medica si presa sempre ad una buona formazione e mai all’improvvisazione.
La ricerca sul cancro permette di arrivare ad importanti scoperte come questa che, nell’economia generale della storia umana, ha portato a grandi benefici nella tutela della salute del prossimo: visita il sito www.sergiolombroso.org e scopri le potenzialità della ricerca.