Coltivare in casa con sistemi idroponici un hobby sempre più diffuso

Poiché non tutti hanno la fortuna di possedere un giardino od un orto, la coltivazione di vegetali in casa, è un hobby che sta diventando sempre più popolare negli ambienti domestici, ma anche in uffici e negozi come semplice arredamento di interni.  A seconda delle dimensioni e delle specie vegetali, è possibile ricreare le condizioni ottimali per la crescita rigogliosa di molti tipi di piante. 
A questo punto, la maggior parte delle persone si scoraggerebbe pensando a questo hobby con terra, zappa e vasi dentro casa. Ma non è affatto così!!!  Scopo di questo articolo infatti, è mostrarvi la pulizia e la facilità dell’utilizzo dei sistemi idroponici per piante da casa. Spesso le coltivazioni domestiche vengono allestite con sistemi idroponici attivi o passivi, soprattutto in uffici o negozi, per evitare l’utilizzo della terra e dei vasi e della mano d’opera che ne consegue. Come vedremo infatti coltivare piante in idroponica con questi sistemi è sia semplice che molto più pulito.

Sistema idroponico: cos’è e come si usa

Esistono molte tecniche e sistemi per coltivare in idroponica. Difficile in poche righe approfondire gli aspetti di questa tecnica, ma In genere un sistema idroponico è composto da; un vaso o riserva d’acqua più o meno grande a seconda della tipologia, una pompa ad aria od acqua, tubi di raccordo e tubi capillari, argilla o lana di roccia. In questi sistemi le radici delle piante si propagano dapprima nell’argilla o nella lana di roccia per poi immergersi nell’ acqua.  L’acqua viene continuamente ossigenata per mezzo di aeratori e pietre porose o addirittura fatta circolare continuamente con apposite pompe. Il sistema idroponico permette alle piante di crescere in maniera molto più rapida, non di meno necessita di poca manutenzione. Infatti una volta piantate le giovani plantule nel sistema idro, sono necessari pochi gesti settimanali o addirittura mensili, come monitorare di tanto in tanto la soluzione nutritiva, od aggiungere fertilizzante nei periodi necessari.

Tipologie più comuni di sistemi idroponici; Quale fa al caso nostro?

Per poter dare una risposta a questo quesito, dovremmo chiederci innanzitutto quale specie vegetale vogliamo coltivare? A secondo delle piante e delle necessità la scelta del sistema adatto è molto importante. Di seguito un elenco dei sistemi idroponici più utilizzati e la tipologia di vegetali adatti ad essi.

  • Sistema NFT (nutrient film tecnique). Proprio come dice la parola, un sottile film o pellicola d’acqua viene fatta scorrere mediante pompe, irrorando dei cuscini di lana di roccia posizionati su un vassoio leggermente incrinato, dove si propagano le radici. Questo sistema è utilizzato spesso per piante aromatiche e piante da orto anche grandi, ma di modesta altezza. Infatti i sistemi nft in lana di roccia, non consentono grande stabilità alle piante alte.
  • Sistema dwc (deep water colture), tradotto; Coltivazione in acque profonde, poiché le radici si immergono totalmente nella soluzione nutritiva. Come detto, si tratta di un vaso quasi sempre a rete, a volte anche di piccole dimensioni, posto al di sopra di un contenitore o riserva d’acqua con all’ interno la soluzione nutritiva dove si propagano le radici. A seconda delle specie coltivate, sarà opportuno ossigenare la soluzione nutritiva con aeratori, ma anche se necessario monitorare il livello di ph. Questi sistemi sono adatti maggiormente alla coltura di piante ornamentali e da appartamento, varietà resistenti che necessitano pochi accorgimenti.
  • Sistema Rdwc : Acronimo di Rush deep water colture. È lo stesso tipo di sistema, ma più efficiente poiché l’acqua mediante una pompa, viene spinta in un circuito che attraversa ed irrora continuamente l’apparato radicale, ossigenando in maniera continua e abbondante le radici. Questi sistemi idroponici assicurano una crescita esplosiva e vengono usati nelle colture intensive di canapa ed orticole
  • Sistema Ebb n flood : anche detto sistema idroponico a marea o flusso e riflusso. Le piante in questo sistema vengono posizionate in vasi fustellati che fanno da sostegno. Essi poggiano su dei vassoi che vengono allagati ad intervalli scanditi da un timer. Anche qui le radici si propagano libere sul vassoio che tuttavia deve essere coperto con apposito micro-wave fornito con i sistemi. Il microonda serve ad oscurare dalla luce le radici, in modo di non danneggiarle.

Suggerimenti base per coltivare indoor in idroponica

Come accennato, Il primo step per intraprendere l’hobby della coltivazione in idroponica, è la scelta della specie vegetale. Le piante ornamentali per esempio, necessitano di minor cura, meno strumenti di monitoraggio e meno fertilizzante. Al contrario sulle piante orticole che mangeremo, dovremmo avere maggiori accortezze e soprattutto, strumentazione apposita di monitoraggio.  A questo proposito un misuratore di ph e salinità dell’acqua, sono strumenti imprescindibili per coltivare in idroponica piante da orto. Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la fonte luminosa. È necessario infatti equipaggiarsi di lampade adatte alla coltivazione, per non inficiare la crescita delle piante. Inoltre sempre nel caso di piante per uso alimentare, è bene ponderare la scelta dei fertilizzanti organici migliori, poiché influenzeranno fortemente l’aroma e la qualità dei frutti del vostro lavoro. In conclusione, il miglior suggerimento che possiamo darvi se siete alle prime armi nella coltivazione casalinga è quello di affidarvi ad un consulente esperto e affidabile.

Per Approfondimenti  Leggi Guida alla coltivazione idroponica