Addominoplastica post operatoria: ecco cosa avviene durante la degenza

L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica, che rimuove il tessuto adiposo e la pelle in eccesso nella zona dell’addome. Ma per chi è questo intervento? E cosa avviene dopo l’operazione?

Cos’è l’addominoplastica e la procedura

Questo tipo di intervento, rientra nella categoria della chirurgia estetica e quindi non è un trattamento medico, e di sicuro non aiuta a perdere peso. A questo intervento, possono sottoporsi le donne che hanno avuto diverse gravidanze, e chi ha seguito una cura dimagrante drastica. Non è l’operazione adatta per chi è affetto da obesità, e nemmeno chi è affetto da alcune patologie, come quelle cardiache o il diabete. Non è consigliabile nemmeno per le donne in età fertile che ancora non hanno ancora avuto un figlio.

Ci sono tre tipi di interventi di addominoplastica, ovvero:

  • quella completa o standard, per chi deve rimuovere grandi quantità di tessuto adiposo e pelle;
  • quella estesa, in cui le parti da rimuovere non si trovano solo sull’addome, ma anche sui fianchi e su una parte della schiena;
  • quella parziale, per rimuovere piccole quantità di pelle ed adipe in eccesso;

Prima di essere sottoposti all’addominoplastica, è importante perdere peso, interrompere l’assunzione di alcuni farmaci (contraccettivi, anticoagulanti ed antiaggreganti) e smettere di fumare. Importante è includere nella propria anamnesi i medicinali a cui si è allergici, in particolare gli anestetici. Il giorno precedente all’intervento non si dovrà mangiare (dalla sera prima) ed assumere bevande, fatta eccezione dell’acqua. Tra gli esami pre-oparatori, sono inclusi analisi del sangue e delle urine, misurazione della pressione sanguigna ed elettrocardiogramma.

Dopo l’operazione e i rischi

Una volta terminata l’operazione, il paziente dovrà essere ricoverato per qualche giorno (di solito quattro), ma se l’operazione è parziale, la convalescenza può durare circa due giorni. E’ normale avvertire, nel post-operatorio, dolori, confusione, senso di stanchezza e stordimento. La confusione e lo stordimento, di solito, durano un giorno, mentre per il dolore si può combattere con gli antidolorifici.

In questa, il paziente dovrà osservare il più completo riposo, ed evitare attività stancanti, come un esercizio fisico intenso (si potrà riprendere dopo dieci o venti giorni). Le ferite andranno pulito quotidianamente, nei modi indicati dal medico, e si dovrà evitare di fumare nelle due settimane successive. I punti di sutura applicati dal medico, se non sono fatte con un filo non riassorbibile, dovranno essere tolti solo da un dottore o un operatore sanitario. Questa fase di recupero può durare dai tre ai sei mesi, e l’attività lavorativa si può riprendere nel giro di quattro settimane (dipende sempre da che tipo di addominoplastica).

Ci sono, naturalmente, dei rischi e delle complicazioni legati a questa operazione, come la comparsa di ematomi e gonfiori nell’area operata, nei giorni successivi all’intervento, e potrà rimanere una cicatrice visibile. Possono anche verificarsi arrossamenti, formazioni di coaguli sanguigni, episodi d’infezione e sieroma.