Quando si chiude la fontanella? Ecco le tempistiche ed altre curiosità

Quando si parla della fontanella di un bambino si fa riferimento a una membrana, resistente e flessibile, della scatola cranica, situata tra le ossa del cranio che ancora non sono saldate. La domanda che si pongono molti genitori è quanto impiega questa fontanella a saldarsi, e cosa fare. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

Il cranio dei bambini

Quando un bambino nasce, la sua testa può sembrava di una forma allungata o appuntita, ma nel giro di qualche giorno, assume dimensioni normali e quindi non è necessario allarmarsi. Nel cranio dei neonati ci sono quattro piastre, ed alcune di esse presentano dei punti molli, ovvero le fontanella, che indicano che le ossa del cranio non sono ancora ben salde, perché al momento del parto, dovevano rendere più facile il passaggio del bambino per il canale vaginale.

In tutto, ci sono sei fontanelle, di cui la più grande, di circa due centimetri e dalla forma di rombo, si trova sulla sommità della testa. Questa, si salda nel giro di diciotto mesi. La più piccola, invece, è quella posteriore, dietro al cranio, che non misura più di un centimetro e si chiude subito alla nascita, mentre le altre quattro fontanella, due per ogni lato, si chiudono dopo trentotto settimane circa.

E’ in questi punti, che la testa del proprio bambino è più sensibile, e che si gonfiano leggermente quando il bambino piange o si solleva, ma non è il caso di farsi prendere dal panico.

Che cosa devono fare i genitori

Sembra superfluo aggiungere che è necessario mostrare la massima cautela con la testa del neonato, facendo attenzione che non riceva qualche colpo. Vederla pulsare quando il bambino ha la febbre o piange è normale, come è già stato detto prima, e ciò vale anche quando il bambino è disidratato.

Se le fontanelle si chiudono precocemente o tardivamente, può essere segno che il bambino ha qualche problema di salute. Nel caso che ci impieghi più tempo a chiudersi, è possibile che il bambino abbia delle carenze nutritive, oppure se soffra di qualche patologia particolare, come il rachitismo oppure l’idrocefalia.

Chi diventa genitore per la prima volta ha sicuramente dei timori, quando si tratta di proteggere il cranio del proprio bambino, ma l’unica cosa che si deve fare è tenerlo nella posizione corretta, ed usare un cuscino adatto. Questi ultimi hanno anche una funzione di antisoffocamento, in modo da evitare le temute notti in culla, ovvero la SIDS, ed aiutano a restituire una forma perfetta al cranio.