Gelati in gravidanza: si possono mangiare? E in quali dosi?

Durante la gravidanza, le mamme in attesa hanno le voglie più strane, e quella forse meno bizzarra è quella del gelato, un dolce amato da tutti, grandi e piccoli, soprattutto in estate. E alla domanda “si può prendere del gelato in gravidanza?”, la risposta è sì, ma con moderazione. Volete saperne di più? Continuate pure a leggere questa pagina.

In quali dosi e quale gelato prendere

Il gelato si può prendere, in gravidanza, ma è bene fare attenzione a quanto se ne prende. Generalmente, se ne consigliano al massimo due volte alla settimana, come break, in piccole dosi, che sia artigianale o industrializzato, sotto forma di cono o coppa. Non bisogna dimenticare che le donne incinta devono fare attenzione al proprio peso ed il gelato, per quanto delizioso, è uno di quegli alimenti da assumere una volta tanto, anche in condizioni normali.

Ci si potrebbe preoccupare del fatto che sia un alimento freddo, ma è proprio la loro bassa temperatura, tenuta sia durante la conservazione che nel mantenimento, che uccide i batteri della salmonella ed altri microbi. Sono i cibi crudi, come il sushi, che invece vanno evitati.

Molte donne si chiederanno quali gusti sia meglio evitare. Non c’è un vero e proprio gusto vietato, ma quello che si sconsiglia di aggiungere sono le guarnizioni, come panna (magari di questa solo un ciuffo), biscotti, granella, etc. Il gelato di per sé è già ricco di latte (pastorizzato, quindi sicuro), uova e panna, ricche di proteine, e di zuccheri, e quindi non c’è bisogno di aggiungerne degli altri. Meno calorici, sono di sicuro quelli alla frutta.

A cosa fare attenzione

Ci sono degli accorgimenti da seguire, se si vuole prendere del gelato durante la gestazione (come per altri alimenti). Innanzitutto, se la madre in questione soffre di alcune patologie come il diabete gestazionale, ed in quel caso dovrà discutere con il proprio ginecologo cosa poter mangiare e non.

Un altro fattore di cui si deve tenere conto è se il gelato è industriale o artigianale. Nel primo caso, è bene preferire quello in vasche o coppette, in quanto sono meno elaborate e meno ricche di guarnizioni. Lo stesso vale per chi lo prende artigianale. E’ bene fare attenzione anche additivi (soprattutto nei gelati industriali), presente nei coloranti dei gelati. Se si nota che questi ultimi hanno colori troppo brillanti o insoliti, è meglio evitarli.

Chi ama i sorbetti, farebbe meglio a preferirli rispetto ai gelati, in quanto contengono meno zuccheri (arrivano al massimo al 30 %), più acqua e per prepararli si sono svolte meno preparazioni.

Le regole sul consumo del gelato in gravidanza valgono anche per la fase di allattamento: le neo-mamme che allattano possono sempre mangiarlo, ma all’interno di una dieta sana ed equilibrata, in maniera sporadica.