Dieta e tiroide: ecco i consigli da seguire

Il malfunzionamento della tiroide può causare non pochi problemi, ed un modo per contrastarla, oltre a seguire le indicazioni mediche, è di curare la propria dieta. Ma come? Quali cibi è meglio consumare?

I problemi alla tiroide

La tiroide è la prima ghiandola endocrina che si sviluppa nell’embrione, localizzata nella parte bassa ed anteriore del colle, e si possono distinguere due tipi di problemi che la possono colpire, ed uno di questi è l’ipertiroidismo, che si può manifestare a qualunque in età, e ad esserne più colpite sono le donne in età fertile, ed in questo caso vi è un accelerazione dei processi metabolici che causano il volume della tiroide, una perdita di peso involontaria, l’intolleranza al caldo, tremori, irritabilità, etc. C’è anche l’ipotiroidismo, ovvero un insufficiente produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4, e ciò rallenta i processi metabolici, causando intolleranza al freddo, secchezza, fragilità dei capelli, scarsa sudorazione anche al caldo, etc.

Che la tiroide funzioni male, si può capire da alcuni segnali d’allarme, come le variazioni del peso corporeo, l’intolleranza al caldo e al freddo, la secchezza della cute, disturbi intestinali, alterazione della sfera psicointellettiva (tipo disturbi della memoria), stanchezza e debolezza. A causare i due tipi di tiroide citati, possono essere alterazioni genetiche e/o malattie metaboliche, ma anche alcuni tipi di farmaci, che creano problema alla ghiandola tiroidea.

A cosa fare attenzione nella dieta

Per contrastare l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo è necessario seguire una terapia farmacologica, indicata dal proprio medico, ma anche una buona dieta può essere di supporto, a cominciare da i minerali importanti da assumere, ossia lo iodio, il selenio, il magnesio e lo zinco, che si dovrebbero assumere nelle dosi giuste.

Bisogna, inoltre, seguire alcune indicazioni, come:

  • distribuire in modo adeguato i pasti durante la giornata, inserendo anche uno spuntino a metà mattina e metà pomeriggio;
  • preferire cereali integrali, soprattutto nei primi piatti o nei piatti unici;
  • mangiare pesce di mare almeno tre volte a settimana, in particolare il pesce azzurro;
  • consumare due uova a settimana;
  • assumere regolarmente verdura, cruda o cotta, variandola il più possibile;
  • scegliere carni magre, limitandone il consumo settimanale;
  • consumare latte o yogurt parzialmente scremati o scremati, per contenere l’apporto di grassi;
  • fare attenzione alla quantità e qualità degli zuccheri, consumati nel corso della giornata;
  • consumare moderate dosi di frutta secca, come spuntino, ad esempio tre noci del brasile;
  • eliminare o limitare il più possibile i dolci, comprese le bevande, e ciò vale anche per quelle alcoliche;
  • scegliere metodi di cottura che limitano il consumo di grassi;
  • utilizzare sale iodiato, al posto di quello normale, sempre in quantità moderate;
  • bere almeno dieci bicchieri di acqua al giorno, per mantenersi idratati;
  • restare sempre attivi, anche camminando solo per mezz’ora al giorno, in modo da mantenere attivo il metabolismo, cosa che apporterà benefici anche alla tiroide.