Potatura oleandro: come farla? Come coltivarlo?

L’oleandro è un arbusto molto diffuso in Italia e nel resto del mediterraneo, e produce dei bei fiori. Ma come si coltiva, in vaso o a terra? Quando e come bisogna potarlo e mantenerlo?

Come coltivarlo

Di solito, si consiglia di coltivare questa pianta in vaso, in modo da spostarlo quando, ad esempio, arriva il freddo e bisogna metterlo al riparo perché non si rovini. Il vaso in questione, deve essere di grandi dimensioni, profondo e largo mezzo metro. E’ bene piantarlo nei mesi di marzo e aprile, in un terreno che sia un misto del comune terriccio da giardino e quello di coltivazione, preferibilmente aggiungendo anche dell’humus. Una volta inserita la pianta, sarà bene posizionarla in un angolo riparato, ma dove comunque sia presente il sole (non bisogna dimenticare che questa pianta fiorisce in un clima mediterraneo).

All’inizio, bisogna inserire il vaso in un secchio d’acqua, in modo che l’oleandro possa reidratarsi, e si dovrà irrigarlo nei mesi successivi, in particolare dal mese di giugno, quando comincerà a fiorire, dando fiori di diversi colori (bianchi, rosa, rossi, etc). Visto che fiorisce in maniera veloce, bisogna concimarlo, ed è bene optare per un fertilizzante in granuli, almeno un paio di volte al mese.

La sua potatura e malattie

La potatura di questa pianta, consiste nell’eliminare sia i fiori appassiti che i rami, per rinvigorire la pianta, tagliando i rami da circa quindici o venticinque centimetri dal terreno. Ciò viene fatto, si solito, in autunno, mentre in inverno, oltre a spostare la pianta in una posizione adatta, è bene pacciamarlo con foglie secche, ricoprendolo con un telo. Certo, se si vive in una zona con un clima mite, può anche non essere necessario.

Bisogna fare attenzione anche alle malattie che possono colpire questa pianta. A causarle, possono essere dei parassiti, come cocciniglia, che infesta la parte inferiore elle sue foglie, e la indeboliscono. Non appena ci accorge di questi insetti, è bene usare un prodotto specifico sulle foglie.

Alcune curiosità sull’oleandro

E’ noto che l’oleandro è una pianta velenosa, ed il suo veleno (che può danneggiare sia uomini che animali) si trova sia sulle foglie che sui fiori. Quindi, quando si pinta o si effettua la potatura, è bene usare dei guanti da giardinaggio. Una cosa che non bisogna assolutamente fare, è bruciare i rami o qualche altre parte della pianta, perché possono emanare dei fiumi tossici.

La sua tossicità, era nota fin dai tempi antichi, come riportano autori come Plinio e Galeno. Allora veniva chiamato “Ammazza Asini”, in quanto si riteneva che uccidesse questi animali, e  non solo. Secondo una leggenda risalente al medioevo, sembra che il fiore di questa pianta fosse spuntato dal bastone di San Giuseppe, e che quindi poteva portare fortuna, ma in Toscana ed in Sicilia si usano per coprire i defunti. Nel linguaggio dei fiori, questo fiore simboleggia la baldanza.