Canone Rai seconda casa: si deve pagare? Come funziona?

E’ un interrogativo piuttosto comune, per chi ha seconda casa, chiedersi se si deve pagare il canone Rai oppure se è possibile evitarlo. Nel 2016, il canone Rai è stato inserito nella bolletta della luce, come previsto dalla legge di Stabilità. Qui, in questo articolo, si possono trovare ulteriori chiarimenti.

Il canone Rai seconda casa

Il canone Rai, che è stato inserito nella bolletta della luce, quindi, l’addebito ricadrà sull’intestatario della suddetta bolletta, per la casa di residenza anagrafica. Non viene richiesto un ulteriore pagamento per gli altri immobili del contribuente, o qualcuno all’interno del suo stesso nucleo familiare, e quindi nessun pagamento in più per la seconda casa. Tuttavia, quando si stipula il contratto con la società che fornisce energia elettrica, è necessario specificare gli immobili che appartengono all’intestatario della bolletta.

Se, per qualunque motivo, nella bolletta della luce per la seconda è presente l’addebito del canone Rai, l’intestatario dovrà rettificare la bolletta alla società con cui ha firmato il contratto, specificando che l’immobile non è la residenza principale.

Non mancano, naturalmente, dei casi particolari. Ad esempio se due coniugi hanno due case di residenza, è necessario che ognuno paghi il canone Rai per la casa in cui risulta la sua residenza.

Può capitare, che nella prima casa non sia installata la tv mentre nella seconda sì, ed in quel caso si dovrà sempre comunicare alla ditta che fornisce la luce e all’Agenzia delle Entrate che non si possiede, nella prima casa, il televisore, ma quest’ultimo è installato nella seconda abitazione. In questo caso, allora, l’addebito del canone non sarà incluso nella bolletta.

Il pagamento del canone Rai nella bolletta

Per capire come si paga il canone Rai, sia per la prima che per la seconda casa, è bene capire come rientra nella bolletta della luce, come stabilito dalla Legge di Stabilità del 2016. Chiunque abbia un apparecchio televisivo o più, in casa, che sia all’interno di un nucleo familiare e non, deve pagare un canone Rai di novanta euro, diviso in dieci rate, da gennaio a ottobre. Dispositivi come tablet o smartphone sono esenti. La domanda per richiedere il canone va presentata entro il 15 novembre, per l’anno successivo.

Chi non è interessato al canone Rai o disdirlo, deve inviare, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, un’autocertificazione o un modulo di disdetta del canone. Chi possiede una seconda casa, rientra nella categoria di soggetti che possono essere esenti e, quindi, presentare la richiesta di disdetta del canone.

Possono richiedere la disdetta o l’esenzione, anche chi non è in possesso di apparecchi televisivi, chi ha più di settantacinque anni ed un reddito annuo che non supera gli ottomila euro, oppure chi fa parte di forze militare o corpi diplomatici, sia italiani che stranieri. Per qualunque chiarimento, è bene rivolgersi all’Agenzia delle Entrate.