Bonsai: ecco come tenerlo in casa e quanto costa

I bonsai sono dei piccoli alberi in miniatura, coltivati già in Cina e successivamente in Giappone a partire dal VI secolo, e il coltivarli e curarli, nel corso dei secoli, è diventata una versa e propria arte. Non si conosce bene la loro origine, ma una leggenda dice che un funzionario cinese, appassionato di poesia, si ritirò e si dedicò a coltivare delle piccole piante in un vaso, in particolare i crisantemi. Ma come vanno curate queste piante? Quanto costano?

Le loro caratteristiche

A caratterizzare questi alberi sono soprattutto le dimensioni, e per ottenerli ci sono diversi metodi tra cui optare, ovvero tramite il seme, che è il metodo più naturale, la talea, che rispetto alla semina ha un processo più veloce, la margotta, che richiedere una certa tecnica, oppure si possono acquistare presso un vivaio. Vi è anche la possibilità di raccoglierli, ma in Italia è permesso fare tale raccolta solo su proprietà private.

Per quanto riguarda le tipologie dei bonsai, sono tre le categorie in cui si possono distinguere, ovvero:

  • gli alberi decidui, delle piante le cui foglie cadono in autunno, e tra essi configurano l’acero bonsai, oppure il bonsai olmo cinese;

  • gli alberi sempreverdi a foglia larga, che sono quelle piante che perdono le foglie gradualmente, nel corso dell’anno, rimpiazzandole con altre foglie, e tra queste possono essere include il bonsai ulivo o l’azalea bonsai;

  • i pini e le conifere, inconfondibili per le loro foglie a forma di aghi.

Come curare un bonsai e quanto costano

I bonsai sono più delicati rispetto ad altre piante, e bisogna fare attenzione a come curarli. Importante, ad esempio, è la collocazione, che sia in casa o in giardino, e per sapere dove posizionarlo è bene verificare in base alle specifiche della pianta, e sempre in base alla specie e al clima bisogna anche sapere quanto annaffiarlo.

Bisogna, inoltre, considerare anche la concimazione, visto che sono situati in piccoli vasi ed il terreno necessita di nutrimento, in particolare di tre elementi fondamentali, ovvero l’azoto, il fosforo e il potassio. Il bonsai va concimato soprattutto dall’inizio dalla primavera alla metà dell’autunno, ovvero durante la stagione vegetativa. E’ bene anche scegliere dei vasi specifici per i bonsai, se occorre fare il travaso, ma c’è da dire che non soffrono all’interno dei loro vasi, avendo le radici piccole e che non arrivano mai alla fioritura.

Come tutte le piante e i fiori in vaso, anche il bonsai può essere soggetti all’attacco di parassiti e malattie. A seconda del problema, poi, si può scegliere il rimedio giusto, assicurandosi che quest’ultimo sia adatto al bonsai.

I costi di questi alberi variano a seconda di diversi fattori, e a determinare tale prezzo spesso sono le condizioni delle radici, del tronco e della chioma. Generalmente, questi prezzi possono partire da un minimo di trenta euro e superare i duecentocinquanta.