Come pulire le scale nei condomini

Vivere in un condominio non è sempre facile: per quanto magari tra condomini non ci si incroci spesso, se non negli spazi comuni, i motivi di possibile discordia potenzialmente sono sempre dietro l’angolo, e di solito interessano proprio quei luoghi condivisi dagli inquilini. Tra gli argomenti più dibattuti c’è la pulizia delle scale: organizzarsi sotto questo punto di vista può essere complicato, soprattutto se manca una decisione unanime rispetto a chi dovrebbe svolgerle. La normativa vigente e l’amministratore di condominio possono intervenire in aiuto dei condomini per definire tale aspetto, considerato rilevante per rendere le zone compartecipate pulite e gradevoli sia per chi abita nella struttura che per gli ospiti, obbligati a transitarvi per raggiungere gli appartamenti. Trattandosi dell’area più frequentata del condominio, le scale si sporcano con estrema facilità, ancor di più in caso di mal tempo.

Pulizie condominiali: chi può compierle

Dal punto di vista legislativo, il Codice Civile disciplina l’obbligo di pulizia della scala condominiale, sottolineando la necessità di effettuarla profondamente secondo precise direttive. Rispettare questo spazio e prendersene cura risultano dunque aspetti imprescindibili, indipendentemente da quelle che sono le volontà dei condomini o dell’amministratore di condominio.

Riguardo a chi affidare la pulizia, le scelte possono essere le più disparate: ci si può avvalere di esterni, come un’impresa o una persona non risiedente nel condominio che si occupi sotto compenso di svolgerle, altrimenti scegliere un condomino per questa mansione e retribuirlo, o eventualmente stabilire turnazioni tra gli inquilini. Non esiste infatti una normativa che vieti ai condomini l’opportunità di decidere come organizzare le pulizie.

Tuttavia, per evitare discordie o incomprensioni in merito, è bene deciderli in sede di assemblea, così da assicurarsi che la scelta sia univoca e che ci sia l’amministratore a fare da testimone, scongiurando eventuali obiezioni e discussioni future. Proprio perché non esiste una legge a fornire linee guida precise, nessun condomino è obbligato ad accettare i turni: serve l’unanimità per renderli effettivi, e la mancanza anche di un solo voto favorevole renderà nulla la decisione.

Pulire le scale: tutti gli step

Una volta stabilito chi dovrà occuparsene, questa persona dovrà organizzarsi per reperire tutti i prodotti e strumenti necessari, tenendo conto in primis del materiale di cui sono fatte le scale: sgrassatori e candeggina non vanno bene per esempio per le scale in marmo perché rischierebbero di danneggiarle, rovinandone l’estetica. Per scegliere un modello di scale capace di resistere a un’elevata usura, ci si può rivolgere a Zingonia Scale, che saprà consigliare soluzioni in grado di rimanere gradevoli e funzionali anche col trascorrere degli anni. Prima di tutto bisogna passare la polvere su tutte le superfici, in modo tale da evitare che si mescoli con l’acqua creando dei ‘pastoni’ difficili da rimuovere.

Si parte sempre dalla cima delle scale aiutandosi con scopa e paletta, sollevando e sbattendo, prima di cominciare con l’operazione vera e propria, gli zerbini di tutti gli appartamenti. Interessati alla pulizia dovranno essere anche ringhiere e corrimani, toccati frequentemente dai condomini quasi quanto i gradini delle scale. Per questa specifica componente sarà necessario armarsi di un prodotto disinfettante e di un panno in microfibra.

Dopo queste operazioni, ha inizio il lavaggio delle scale a tutti gli effetti. Per rendere la procedura più agevole ci si può dotare di un secchio a due vasche: in una si mette il prodotto detergente idoneo, nell’altra solo acqua fredda. Come per lo spolvero, si comincia dal piano superiore a scendere e a ogni piano bisogna sciacquare il mocio, strizzarlo bene e poi ripassarlo. Per garantire il massimo igiene di scale e pianerottoli, i panni giganti in microfibra rappresentano la soluzione ideale, capaci di intrappolare lo sporco alla prima passata grazie alle loro considerevoli dimensioni. Tocco finale per ottenere delle scale lucide, una bella passata di cera, che le farà splendere come nuove.

Ogni quanto pulirle?

Dopo aver individuato modalità e strumenti per compiere la pulizia, resterà da capire ogni quanto è necessario effettuarla. Diciamo che si tratta di un aspetto molto variabile, anche perché a livello legislativo non esiste un’indicazione precisa nemmeno in questo caso: ciascun condominio sceglie in base alle sue esigenze. Generalmente è meglio pulire le scale almeno una volta alla settimana, anche se in alcune strutture si arriva addirittura a tre.

Se l’operazione è affidata a ditte esterne, è possibile farsi consigliare da loro: trattandosi di professionisti sapranno indicare senza troppe difficoltà ogni quanto compierla, anche in base all’utilizzo delle scale stesse. Ci sono inoltre elementi presenti sulla tromba delle scale che non richiedono una pulizia altrettanto assidua, come i vetri di finestre e portoni, davanzali e inferriate. Su queste parti le azioni d’igiene possono avere luogo anche due volte l’anno.

Non solo la scelta della cadenza è importante: anche il momento della giornata dedicato alle pulizie non dev’essere da meno. Di solito è meglio optare per orari in cui nessuno sale o nessuno scende per evitare il lavoro venga rovinato e sia necessario ricominciare da capo. In ogni caso, per la sicurezza dei condomini, è necessario segnalare la presenza di pavimento bagnato con un cartello.